Descrizione
Lizzano, posta geograficamente, nella parte sud-orientale del tarantino a 23 Km dalla città capoluogo, per dialetto, tradizioni ha molte similitudini con il territorio del 'Leccese' rendendola avulsa dal contesto socio-culturale tipico della città di Taranto le cui influenze risultano essere minime.
Questo è dovuto al fatto che le origini del nostro paese vengono fatte risalire agli inizi del XIII secolo per l'insediamento di profughi leccesi nel nostro territorio. La trasmigrazione di detti profughi fu causata dalle invasioni normanne guidate dal re Guglielmo il Malo (Guglielmo I si guadagnò quest'epiteto "il Malo" ben a ragione se è vera la leggenda secondo la quale la sua rigorosissima politica fiscale lo portò a sostituire tutte le monete di metallo del regno con quelle di cuoio. Si narra perfino che, per controllare che tutte le monete d'oro e d'argento fossero davvero state consegnate, escogitò una trappola nella quale cadde un giovane principe palermitano).
L'autorizzazione ad insediarsi nei territori vicino a Pulsano fu data loro dalla contessa Albiria (con la madre, la regina Sibilla, dalla Francia era venuta a regnare a Lecce per diritto d'eredità ) e qui fu fondato un villaggio chiamato, per amor di patria natia "Licyano".
Un nome che evoca gli alberi del "leccio"; in dialetto "lezze" - molto diffusi all'epoca, e che ha alimentato varie leggende sull'unione fra il nome e le origini.
Nel nostro territorio insistono insediamenti ancor più remoti che testimoniano una eventuale presenza più antica di piccole comunità:
La Chiesetta rupestre dell'Annunziata con cripta ipogea risalente al IX–X secolo, periodo longobardo che farebbe supporre un insediamento, tesi avvalorata dalla stessa posizione strategica del territorio che è a ridosso di quello bizantino.
La prima fonte ufficiale riguardante la nostra comunità è rilevabile da un registro angioino, risalente al 1272 , in cui si fa riferimento al feudatario dell'epoca, Iacopo de Rephis.
Nel 1315 il casale passò nelle mani di Goffredo de Pandis a cui succedettero diversi feudatari. Nel 1606 il casale di Lizzano divenne proprietâ della famiglia Clodino e successivamente del nobile Nicola Chyurlia che ottenne il titolo di marchese. La famiglia Chyurlia tenne il marchesato fino al 1806 allorquando furono aboliti i privilegi feudali. Rinomata è la 'Marina di Lizzano' con i suoi paesaggi incontaminati e di rara bellezza naturale. La litoranea lizzanese è inclusa fra la Marina di Pulsano e la Marina di Torricella detta "Torre ovo".